La differenza tra taratura accreditata e riferibile è data dal tipo di riconoscimento rilasciato a seconda del tipo di valutazione effettuata sullo strumento tarato.
Ogni volta che uno strumento è utilizzato nel controllo qualità del prodotto diventa parte integrante del processo produttivo stesso ed è necessario tararlo con una frequenza regolare.
Per poter effettuare il controllo qualità mediante strumentazione, deve essere garantita la riferibilità ai campioni standard delle unità di misura. La taratura, quindi, è un’attività fondamentale poiché permette di ottenere la conferma metrologica della strumentazione utilizzata nei processi produttivi.
Ogni strumento, inoltre, deve possedere una scheda specifica che racchiuda tutte le attività svolte sullo stesso, come manutenzioni, tarature e riparazioni.
CHI PUÒ ESEGUIRE LA TARATURA?
La taratura può essere eseguita dall’azienda stessa, attraverso campioni primari tarati presso un centro accreditato secondo la ISO 17025, che permettono di garantire la riferibilità degli strumenti. I risultati della taratura saranno inseriti dall’azienda all’interno di un documento che generalmente viene chiamato “Rapporto di Taratura”.
Allo stesso modo è possibile affidarsi a un laboratorio esterno, che può svolgere tarature sia accreditate sia riferibili. La differenza fra queste due tipologie non è sempre chiara motivo per cui Unilab interviene.
TARATURA ACCREDITATA E RIFERIBILE – CERTIFICATO E RAPPORTO DI TARATURA
A fronte di una taratura accreditata viene emesso un “Certificato di Taratura”, mentre, a fronte di una taratura riferibile, viene emesso un “Rapporto di Taratura”.
Il “Certificato di Taratura”, riconosciuto a livello internazionale Accredia, monitora tramite visite periodiche, il soddisfacimento dei requisiti previsti dalla norma ISO 17025 a cui devono adempiere.
Durante tali visite sono verificate prescrizioni sia di tipo tecnico, analizzando le modalità operative del laboratorio, sia di tipo gestionale, quali ad esempio quelle relative al flusso dei documenti e dei materiali.
Con il termine “Rapporto di Taratura” si fa riferimento a tarature non coperte da accreditamento. Queste sono comunemente chiamate “tarature riferibili” e non sono sottoposte a controllo di terze parti. Rimane quindi in carico all’azienda la necessaria qualifica dell’ente erogante il servizio[/vc_column_text][vc_column_text css=”.vc_custom_1640084180169{margin-bottom: 0px !important;}”]Alla luce di questo, risulta una scelta strategica aziendale il giusto bilanciamento tra l’affidarsi ad un servizio garantito da un ente terzo o qualificare autonomamente altre modalità di effettuazione dello stesso, anche sulla base dei requisiti previsti dal proprio sistema qualità o da quello delle aziende clienti.