Contaminazione industriale: LO SPORCO ASSUME UNA DIGNITA’ TECNOLOGICA
A inizio 2017 si è conclusa a Monselice (PD) la prima esperienza di Ricerca in Italia per lo studio della Contaminazione da particelle, prima causa di rotture e malfunzionamenti in un organo meccanico.
Mai nessuno aveva ancora dato così ampio rilievo alla Contaminazione Industriale, un tema normato in ambito ISO e solo recentemente valutabile mediante prove di laboratorio accreditate.
60 sono state le giornate di studio, 112 le ore di formazione che hanno visto la partecipazione di 150 persone, 240 i test di contaminazione eseguiti: un anno di lavoro che ha prodotto 500 pagine di relazioni tecniche.
Sette Società Italiane, anche appartenenti a gruppi di dimensione internazionale, si sono confrontate per studiare l’origine, la natura e gli effetti delle particelle presenti in un componente meccanico e responsabili di usura, attriti, inceppamenti e rotture per le quali le aziende sono costrette a impegnare miliardi di Euro per garanzie, riparazioni, manutenzioni e richiami dal mercato.
Con il progetto “Clean Production ed. 2016” è stato misurato l’impatto della presenza delle particelle in un processo produttivo, dalla materia prima al prodotto finito; il contributo dei partner del progetto, inseriti nei settori dell’automotive, dell’oleodinamica, del movimento terra e delle protesi biomedicali, è stato fondamentale per poter disporre di un’ampia base di informazioni, rendendo in tal modo maggiormente significativi i risultati.
Il confronto, in termini di contaminazione, tra le specifiche imposte dai principali end-users e le reali condizioni dei processi produttivi – analizzati eseguendo oltre 400 test di laboratorio -, ha consentito alle aziende partecipanti di definire efficaci criteri di autovalutazione, grazie ai quali poter prevedere in fase di accettazione di una commessa i livelli di pulizia raggiungibili sul prodotto finito, in base al processo di fabbricazione utilizzato e di confrontarli con i limiti di soglia richiesti.
Sono quindi oggi legati all’ottenimento di determinate specifiche di pulizia.
Unilab Laboratori Industriali, coordinatore della ricerca, ha pianificato per il 2017 la seconda edizione del progetto, con lo scopo di estendere lo studio a ulteriori i settori industriali allargando la base dei dati a nuovi ambiti produttivi.
Per maggiori informazioni e/o delucidazioni in merito potete contattarci a commerciale@unigroup.it